Ciao a tutti gli “animali strani” che seguono questa mia “fotorubrika” Maktub! Grazie anche all’aiuto e interesse di Ornitorinko. Oggi presentiamo la tredicesima puntata di questo progetto, la quale racconterà un viaggio senza tempo fatto in Marocco anni orsono. Un viaggio a ritroso tra tazzine di the alla menta,salsedine e Djellaba sgargianti.
Maktub
Maktub: “Siria, un conflitto da non ignorare”.
Ciao di nuovo a tutti! Grazie infinite per continuare a seguire le piccole ma grandi storie che tento di raccontare, in questo caso anche grazie all’aiuto e interesse di Ornitorinko. Oggi presentiamo la seconda puntata di “Maktub” con alcune brevi storie vissute in Siria, a ridosso del confine turco, circa 2 anni fa, a cavallo tra settembre e dicembre 2013.
Il primo di due appuntamenti dedicati al conflitto in Siria, sempre più pressante e drammatico, giorno dopo giorno.

Guardie armate a ridosso del campo sfollati di Atma, confine turco-siriano.
- dicembre 14, 2015
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- Maktub, Siria, ornitorinko
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Nasce “Maktub”, la “foto-rubrika” di Ornitorinko curata da Matthias Canapini.
Mi chiamo Matthias Canapini, sono un ragazzo di 23 anni e sono di Fano. Mi piace molto il colore giallo, leggere i libri, trascorrere quanto più tempo possibile coi bambini e giocare a rugby. Potrei iniziare questa riflessione, lettera o storia, descrivendo cosa combino, le attività che porto avanti e i mille progetti che ho in mente, ma per questa volta, partirò raccontandovi un semplice aneddoto, per poi continuare a raccontarvi come si è evoluto il tutto!
Vi porterò in giro per il mondo attraverso le mie fotografie, grazie allo spazio concesso da Ornitorinko: “Maktub” è infatti il nome della mia “foto-rubrika”. Ma iniziamo con ordine.
Circa quattro anni fa, il giorno di Natale, ero intento a spazzolare via cappelletti e salsicce, pasticciata e piadine, quando, sorto dal niente, i miei genitori e parenti si sono trovati a dialogare in merito al conflitto in Bosnia scoppiato nel 1992. Io nascevo in quell’annata, figurarsi se ricordo qualcosa a riguardo! Sta di fatto che le parole di mio zio, quella volta, mi hanno lasciato un segno dentro che capirò solo più avanti. “Quella guerra mi ha fatto talmente tanto schifo che spegnevo la tv pur di non guardare”. Come saprete è stato una guerra brutta e violentissima … come tutte del resto … ma al contrario di altre era molto vicina a casa. L’Italia intendo. Ero già molto sensibile all’argomento, e già all’epoca passavo le giornate a divorare libri di Tiziano Terzani, Gino Strada o Ryszard Kapuściński.
Cosi, quel giorno, seduto a tavola ho maturato lentamente l’idea di partire… zaino in spalla, macchina fotografica, quaderno degli appunti e un misto di passione e rabbia salirmi da dentro.
- ottobre 6, 2015
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- Avventura, Maktub, Maktub
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